Fino a dove arrivano i ritardi della Sanità italiana
Campo largo, campo larghissimo ... perché invece di inventare formule non ci si concentra sui problemi degli Italiani? Iniziamo con la salute. L’Italia per spesa sanitaria pubblica pro-capite si colloca solo al 16° posto tra i 27 Paesi europei dell’area OCSE, e in ultima posizione tra quelli del G7. Quindi il tempo di attesa per una visita medica dal cardiologo o di una ecografia al fegato, oppure una visita per il controllo dei nei cutanei, rischiano di giungere dopo che il paziente ha risolto da solo il problema morendo.
La spesa sanitaria pubblica Italiana si attesta al 6,4% del PIL, percentuale inferiore sia rispetto alla media OCSE del 6,9%, sia rispetto alla media europea del 6,8%.
E quale è la proposta del Governo Meloni per il 2025? Far scendere il finanziamento della sanità pubblica dal 6,4% del PIL al 6,3% del PIL.
Quindi meno cure per tutti.
D'altra parte è un fatto indiscutibile che se una persona muore non costa nulla alla sanità pubblica. Quindi secondo il Governo Meloni che muoiano pure coloro che non hanno le risorse per curarsi nel privato e vivano coloro che possono spendere di tasca propria.
Invece di dibattere sui campi larghi o larghissimi perché tutte le opposizioni non si rivolgono in delegazione al Presidente della Repubblica, custode della Costituzione e quindi anche dell'articolo 32 che garantisce le cure a tutte le persone, pretendendo che la manovra finanziaria non sia votata a scatola chiusa come da proposta dell'esecutivo. Altrimenti a cosa serve il Parlamento? Sono certo che Italiane e Italiani sarebbero felici di leggere che si discute della loro salute e non dei campi....